L’efficienza energetica e la sostenibilità sono argomenti sempre più importanti da quando dobbiamo fare i conti con cambiamenti climatici sempre più evidenti. L’edilizia è responsabile del 40% di emissioni di gas serra, dovute in parte all’energia necessaria per la produzione dei materiali da costruzione. 

La Casa “NZEB” (Nearly Zero Energy Building) è un edificio a consumo energetico quasi zero, un modo di costruire ad alta efficienza che punta a minimizzare il fabbisogno energetico degli immobili riducendo l’emissione di Co2, con massimi livelli in termini di sostenibilità ambientale ottenendo la migliore classe energetica. 

L’inquinamento non dipende solo dalla costruzione degli edifici stessi, ma anche dalla gestione degli edifici, compresa l’energia necessaria per il riscaldamento, il raffreddamento e l’elettricità, che possono contribuire ulteriormente alle emissioni complessive. Per questo motivo le case nZEB assumono un ruolo importante quando si parla di transizione ecologica.

Quando un edificio deve essere NZEB?

Abbiamo parlato del cambio di direzione che deve prendere il mondo dell’edilizia per poter diventare più sostenibile, e di come gli edifici nZEB siano in grado di ridurre i consumi quasi da azzerarli, per poi soddisfare la domanda restante tramite energia prodotta da fonte rinnovabile. Ma quando un edificio deve essere nZEB? Da diversi decenni si è impegnati nel tentativo di sviluppare un approccio alla costruzione più attento all’ambiente e consapevole, tuttavia, gli obiettivi da raggiungere continuano a crescere in modo significativo.

La promozione della realizzazione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica e la ristrutturazione di quelli già esistenti rappresentano anche una strategia che sostiene l’industria edile, sempre più focalizzata nel promuovere lo sviluppo di centri urbani (e non solo) più sostenibili.

L’Unione Europea ha stabilito l’ambizioso obiettivo di rendere tutte le nuove case nZEB a emissioni zero entro il 2030 (a partire dal 2027 per gli edifici pubblici), al fine di mitigare l’impatto ambientale nell’ambito dell’edilizia. Rappresenta un cambiamento importante in quanto spinge verso una direzione più sostenibile nell’industria delle costruzioni.

Le caratteristiche chiave delle case NZEB includono:

  • Consumo energetico minimo: sono progettate per consumare pochissima energia.
  • Utilizzo di fonti rinnovabili: La produzione di energia rinnovabile, come i pannelli solari fotovoltaici, è integrata per soddisfare gran parte, se non l’intero, del fabbisogno energetico.
  • Involucro altamente isolante: L’isolamento termico è massimizzato per ridurre al minimo le perdite di calore in inverno e la penetrazione del calore in estate.
  • Sostenibilità ambientale: riducono in modo significativo il consumo di risorse e le emissioni di CO2, contribuendo all’obiettivo di un mondo più verde.
  • Tecnologie avanzate: Impianti tecnologicamente avanzati migliorano l’efficienza energetica complessiva delle case NZEB.
  • Ventilazione naturale: Un elevato livello di ventilazione naturale favorisce una qualità dell’aria interna superiore.

 

Le caratteristiche delle case NZEB consentono di ridurre l’impatto ambientale, il consumo energetico e, allo stesso tempo, le spese operative rispetto alle abitazioni tradizionali. 

Nella pratica, durante l’inverno, vengono massimizzati gli apporti solari gratuiti, mentre durante l’estate si utilizzano soluzioni come tende e schermature per ridurre l’impatto solare e sistemi di raffreddamento per mantenere temperature più basse.

L’obiettivo è ridurre il consumo energetico il più possibile, e la normativa prevede che le nuove case nZEB producano una quantità definita di energia elettrica da fonti rinnovabili, con il fotovoltaico come tecnologia dominante in questo settore.

 Quanti edifici nZEB ci sono in Italia?

In Italia, si osserva un aumento significativo di edifici e di case nZEB in tutte le regioni. Nel 2018, ha raggiunto circa 1400 edifici, principalmente di nuova costruzione (90%) e ad uso residenziale (85%). Questi dati emergono dall’Osservatorio nZEB. È interessante notare che anche gli edifici nZEB non residenziali stanno diventando sempre più diffusi, in parte grazie alle politiche di incentivazione per gli edifici pubblici in corso. Possiamo sicuramente affermare che le case nZEB sono destinate a essere il futuro dell’edilizia abitativa, con un consumo energetico così minimo da essere pressoché trascurabile, permetterebbero di ridurre l’emissione di gas serra.